Una serata da incorniciare. Perché vincere 3-0 al Camp Nou non è impresa da tutti, e infatti il Barca in Champions non perdeva dal 2013. Perché nell’eterna sfida tra Ronaldo e Messi il portoghese esce in trionfo con una doppietta. Perché il successo vale il primo posto nel girone e “vendica” il 2-0 subito all’andata allo Stadium. E soprattutto perché una vittoria simile, ottenuta con una prestazione simile, fatta di coraggio, determinazione, tecnica e testa, può davvero essere un passaggio cruciale della stagione.
SUBITO CR7!
Che possa essere una partita da ricordare, si capisce subito, perché la Juve è aggressiva, sicura nel palleggio, pronta ad occupare gli spazi e affronta la gara con un atteggiamento quasi sfrontato, arrivando ben presto al tiro con Ronaldo, che trova Ter Stegen piazzato, e Danilo, che spara a lato un siluro dal limite. La partenza a razzo dei bianconeri viene premiata quando Ramsey si libera con una finta di due avversari a ridosso della propria area e lancia Cuadrado. Il colombiano apre per Ronaldo che punta l’area e viene steso nei sedici metri da Araujo. È rigore e CR7 non sbaglia.
+ 16
MCKENNIE! CHE GOL!!!
La Juve è semplicemente applausi. I bianconeri continuano a tenere palla, a chiudere ogni spazio, a spingere. E quando Ramsey, Cuadrado e McKennie confezionano l’azione del raddoppio il Barca è annichilito: il gallese parte dalla sinistra e scarica sull’americano, che apre per il colombiano e va a chiudere il triangolo con una sforbiciata tanto bella quanto imparabile. Da spellarsi le mani.
IL BARCA REAGISCE, LA JUVE RESISTE
Il Barca prova a reagire con un rasoterra di Messi da fuori area che Buffon devia in angolo, ma la Juve non si ferma e Morata sfiora il terzo gol girando di testa il traversone di Alex Sandro. In gare del genere è impensabile essere i soli a comandare il gioco e, nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, i padroni di casa alzano il ritmo e prendono campo. Messi ci prova ancora due volte, ma Buffon è sempre sulla traiettoria e manda i compagni al riposo sopra di due gol.
ANCORA RONALDO!
Il duello tra i due si ripropone a inizio ripresa e il portiere bianconero ferma ancora la conclusione centrale, ma è la Juve a sfiorare ancora il gol con il sinistro di Ramsey che Ter Stegen mette in angolo. Nell’azione che porta al tiro c’è però un evidente tocco con il braccio di Lenglet e, dopo il richiamo del VAR, il signor Stieler indica il dischetto. E Ronaldo è di nuovo una sentenza.
SEMPLICEMENTE PERFETTI
Ora si deve resistere e, possibilmente, colpire ancora. Il Barca ha la qualità per rientrare in partita in qualsiasi momento e la traversa colpita da Griezmann non fa che ribadirlo. I bianconeri appena possono tengono palla e rallentano il ritmo della gara, ma serve ancora Buffon per fermare l’ennesima conclusione di Messi dal limite. Il Barca ora attacca a testa bassa e Pirlo interviene, inserendo Bentancur e Rabiot al posto di Ramsey e Arthur. La Juve si scuote e passerebbe ancora, ma quando Bonucci tocca in rete da due passi sugli sviluppi di un corner, è in posizione irregolare.
La partita non è ancora chiusa e si deve resistere al prolungato palleggio del Barcellona, che sfocia in un altro tiro di Messi, fuori di poco. Per gli ultimi minuti Pirlo manda in campo Bernardeschi e Dybala al posto di Cuadrado e Morata e Buffon blocca ancora una volta Messi. Nel recupero esce anche Ronaldo per Chiesa e la Juve stringe i denti, mantiene una concentrazione spietata fino alla fine e chiude una serata straordinaria con un 3-0 che vale il primo posto nel girone. E guardando alla stagione, probabilmente, molto, molto di più.
RETI: Ronaldo rig. 13′ pt , McKennie 21′ pt, Ronaldo rig. 7′ st
BARCELLONA
Ter Stegen; Dest, Araujo (37′ st Mingueza), Lenglet (10′ st Umtiti), Jordi Alba (10′ st Junior); Pjanic, de Jong; Pedri (21′ st Puig), Messi, Trincao (1′ st Braithwaite); Griezmann
A disposizione: Neto, Pena, Alena, Busquets, Matheus, Konrad, Coutinho
Allenatore: Koeman
JUVENTUS
Buffon; Danilo, de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Cuadrado (40′ st Bernardeschi), McKennie, Arthur (26′ st Rabiot), Ramsey (26′ st Bentancur); Morata (40’st Dybala), Ronaldo (47′ st Chiesa)
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Dragusin, Frabotta, Portanova, Kulusevski, Da Graca
Allenatore: Pirlo