SÌ SIGNORA!!!

«FORZA JUVE»

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La Juve supera 2-1 gli Spurs a Wembley e vola ai quarti di Champions. Un’ora di marca inglese, poi la reazione con le intuizioni di Allegri e le reti di Higuain e Dybala
HIGHLIGHTS!

 

La Juve supera 2-1 gli Spurs a Wembley e vola ai quarti di Champions. Un’ora di marca inglese, poi la reazione con le intuizioni di Allegri e le reti di Higuain e Dybala

Così, in fondo, è ancora più bello…Per un’ora la Juve si dimentica di scendere in campo a Wembley. Subisce un Tottenham pimpante e aggressivo, va sotto di un gol nel primo tempo e inizia il secondo senza dare segnali di un possibile risveglio. Poi scocca il quarto d’ora, si  alza per due volte la lavagnetta del quarto uomo, e Allegri vince la partita. Perché è vero che le reti portano le firme di Higuain e Dybala, ma il più bel colpo di classe è  quello del tecnico, che con due sostituzioni e e un cambio di modulo, regala alla Juve i quarti di finale di Champions.

SPURS A TUTTO GAS

Il Tottenham è votato all’attacco e non cambia pelle, nonostante il pareggio dell’andata potrebbe consigliare un approccio prudente. Buffon ha subito il suo da fare per deviare una sventola in diagonale di Son e al quarto d’ora la pressione costante degli Spurs porta Kane ad entrare in area dalla destra, saltare l’uscita del portiere bianconero e a colpire l’esterno della rete. La Juve fatica a uscire dalla propria metà campo, soprattutto per una serie di errori di precisione, dovuti anche al pressing asfissiante degli avversari. Son arriva ancora a concludere, questa volta di testa, quindi ci prova Dale Alli dal limite, ma Buffon è piazzato in entrambi i casi.

SON COLPISCE

L’attaccante coreano con la sua velocità tiene in costante apprensione la retroguardia bianconera e, dopo aver sbagliato di poco la mira concludendo a fil di palo l’ennesima ripartenza, al 39′ colpisce: il Tottenham cerca di sfondare dalla destra con Dale Alli, fermato dalla scivolata di Benatia, ma il pallone arriva a Trippier, il cui cross rasoterra pesca dalla parte opposta dell’area Son, che non ha difficoltà a infilare da due passi. Il gol premia un predominio territoriale, fisico e tecnico che la Juve non riesce mai a mettere in discussione durante il primo tempo. L’unico appiglio per i bianconeri è un rigore non concesso dopo un intervento di Vertonghen su Douglas Costa, ma è davvero troppo poco di fronte alle occasioni create dagli avversari.

LA MAGIA DI ALLEGRI

Per riaprire i giochi servirebbero un atteggiamento e un’aggressività ben diversi. E servirebbe una giocata, una prodezza, un’intuizione. Alle prime due devono pensarci gli uomini in campo, ma per l’ultima c’è Allegri: il tecnico interviene al quarto d’ora, richiamando Matuidi e Benatia, inserendo Asamoah e Lichtsteiner e passando al 4-2-3-1. La mossa ha un effetto immediato, perché dopo due conclusioni a lato di Higuain e Dybala, lo svizzero arriva al cross dalla destra, Khedira tocca di testa e Higuain piazza in rete, ammutolendo Wembley. È il 19′ e se all’andata la Juve aveva segnato due gol in nove minuti, questa volta ce ne mette tre: l’azione del raddoppio arriva al 22′ e si sviluppa tutta in verticale, con Pjanic che mette in movimento Higuain e con il Pipita che trova il tempo perfetto per lanciare Dybala sul filo del fuorigioco. La Joya arriva in area palla al piede e a tu per tu con Lloris non può sbagliare.

IMPRESA COMPIUTA

Il Tottenham ha il carattere per risollevarsi dal micidiale uno-due e ricomincia a spingere a pieno organico. I bianconeri devono evitare lo stesso errore dell’andata e non abbassare troppo il baricentro, perché gli inglesi sono squadra di talento e Son ne dà un’ulteriore prova sfiorando il pareggio con un sinistro dal limite che termina a lato. Per resistere all’assalto finale Allegri manda in campo Sturaro al posto di Higuain, mentre Pochettino risponde, dopo aver già cambiato Dier con Lamela, inserendo l’ex Llorente per Dale Alli. È un finale da cardiopalma e per un attimo manca il respiro, quando Kane schiaccia di testa prendendo Buffon in contro tempo e colpisce la faccia interna del palo, con il pallone che rimbalza sulla linea prima che la difesa riesca a liberare. Quando si riprende fiato però si può gridare a pieni polmoni! Perché  la Juve ha compiuto l’impresa e per non farsi mancare nulla l’ha resa anche un p’ più complicata di quanto non già fosse. Ma così, in fondo, è ancora più bello…

TOTTENHAM-JUVENTUS 1-2

RETI: Son 39′ pt,  Higuain 19′ st, Dybala 22′ st

TOTTENHAM
Lloris; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dembelé, Dier (29′ st Lamela), Eriksen; Alli (40′ st Llorente), Kane, Son
A disposizione: Vorm, Rose, Wanyama, Sissoko, Lucas
Allenatore: Pochettino

JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Benatia (16′ st Lichtsteiner), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi (15′ st Asamoah); Dybala, Higuain (38′ st Sturaro), Douglas Costa
A disposizione: Szczesny, Rugani, Marchisio, Bentancur
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Marciniak
ASSISTENTI: Sokolnicki, Listkiewicz
QUARTO UFFICIALE: Siejka
ARBITRI D’AREA: Raczkowski, Musial

AMMONITI: 28′ pt Vertonghen, 35′ pt Alex Sandro, 44′ pt Pjanic, 4′ st Benatia, 8′ st Chiellini, 11′ st Dale Alli, 43′ st Dembelé