Talking points: Juve-Lazio

«FORZA JUVE»

Talking points: Juve-Lazio

I bianconeri, in vantaggio con Douglas Costa, si fanno rimontare dalla doppietta del centravanti biancoceleste. Dybala fallisce un rigore nel finale
 
HIGHLIGHTS!

Doveva essere la rivincita della Supercoppa giocata ad agosto ed è invece una serata amarissima e, per certi versi inspiegabile. Diventa davvero difficile in effetti comprendere come, in appena nove minuti della ripresa, la Juve possa farsi non solo raggiungere, ma anche superare da una Lazio che fino a quel momento aveva giocato un’ottima gara dal punto di vista difensivo, ma non aveva davvero fatto altro che coprirsi. Altrettanto arduo è capire come, pur avendo a disposizione più di mezz’ora per raddrizzare il punteggio i bianconeri non riescano mai ad arrivare dalle parti di Strakosha, se non negli ultimissimi secondi che rendono il risultato ancora più beffardo. L’unica spiegazione è che certe partite nascono storte e, per quanto uno ce la metta tutta, non c’è verso di raddrizzarle. La tesi, per quanto rafforzata dai legni colpiti da Higuain e Dybala e dal rigore fallito all’ultimo seconda, è ben poco razionale, ma in una gara tanto folle, è forse davvero l’unica possibile.

RIENTRA KHEDIRA

Che contro la Lazio non sarebbe stata una passeggiata si sapeva e la prima parte del match conferma l’organizzazione della squadra di Inzaghi. Il tridente schierato da Allegri, che ritrova Khedira nell’undici titolare, non sempre viene servito a dovere. Con il centrocampo intasato da cinque laziali, diventa complicato manovrare palla a terra e per arrivare in avanti i bianconeri hanno due soluzioni: ricorrere al lancio lungo, oppure affidarsi a qualche giocata di classe, come il colpo di tacco di Mandzukic che manda al tiro Matuidi dopo una decina di minuti. Gli ospiti impostano invece la gara sul classico “difesa e contropiede” e se la seconda parte del piano raramente riesce, la prima è invece impeccabile, grazie ai raddoppi continui e all’ordine con cui vengono mantenute le distanze tra le linee.

LA PRIMA VOLTA DI DOUGLAS

A forza di insistere, di accelerare la velocità dei passaggi e aumentare la qualità delle giocate però, la Juve trova il varco giusto: è il 24′ quando Khedira, pescato in area da Asamoah, scarica un sinistro rasoterra che Strakosha riesce a intercettare, ma non a respingere sufficientemente lontano. Il pallone si impenna e Douglas Costa, in agguato, può sparare in rete il suo primo gol in bianconero.

TRAVERSA INGRATA

La partita, ora che la Lazio deve necessariamente uscire dal guscio, è più vivace e la Juve ha più spazio per attaccare. Khedira è ancora pericoloso con un destro angolato da fuori area che  Strakosha mette in angolo. Il portiere laziale è poi letteralmente miracolato quando Higuain, in pressing, riesce a intercettare il suo rinvio, ma il pallone, dopo il Pipita, colpisce in pieno anche la traversa e rimbalza in campo senza varcare la linea di porta.

IMMOBILE GELA LO STADIUM

Così, invece di andare al risposo con un doppio vantaggio, la Juve si ritrova improvvisamente sull’1-1. Non sono passati neanche due minuti dall’inizio della ripresa quando nella difesa bianconera si apre un buco nel quale si fionda Immobile. Luis Alberto lo serve con una verticalizzazione millimetrica e il centravanti laziale infila nell’angolo alla sinistra di Buffon.
La Juve reagisce subito e Higuain, grazie all’assist di Mandzukic, può entrare in area e calciare a colpo sicuro dal dischetto del rigore, ma non angola abbastanza il tiro e Strakosha riesce a respingere. Dalla parte opposta invece Immobile non fallisce un colpo: si presenta solo davanti a Buffon, viene steso, si guadagna il rigore e lo trasforma. Nove minuti e il risultato è capovolto.

La Juve è ferita e attacca a testa bassa, cercando di sfruttare anche la freschezza di Bernardeschi, in campo al posto di Douglas Costa. Al 20′ poi Allegri cambia Khedira con Dybala, tornando al 4-2-3-1, e poco prima della mezz’ora sostituisce Lichtsteiner con Sturaro. La manovra bianconera però è più rabbiosa che lucida e la Lazio può giocare la partita che sognava, chiudendosi e ripartendo.
Il risultato è che i bianconeri non solo non riescono a creare pericoli, ma neanche arrivano a tirare. Se poi ci riescono la sorte certo non li aiuta e quando in pieno recupero il sinistro di Dybala dal limite si stampa sul palo, ogni speranza di rimonta sembra svanire. E forse sarebbe meglio che finisse così, con quel tiro respinto dal legno: invece tocca ancora vedere Strakosha all’ultimo secondo, ribattere il rigore di Dybala, concesso per fallo di Patric su Bernardeschi dopo il ricorso al VAR. Un finale più amaro, davvero non potrebbe esserci.

JUVENTUS-LAZIO 1-2

RETI: Douglas Costa 24′ pt, Immobile 2′ st, Immobile (rig.) 9′ st

JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner (27′ st Sturaro), Barzagli, Chiellini, Asamoah; Khedira (20′ st Dybala), Bentancur, Matuidi; Douglas Costa (9′ st Bernardeschi), Higuain, Mandzukic
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Benatia, Rugani, Alex Sandro, Cuadrado
Allenatore: Allegri

LAZIO
Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic (39′ st Patric); Luis Alberto (27′ st Nani); Immobile (31′ st Caicedo)
A disposizione: Vargic, Luiz Felipe, Guerrieri, Bruno Jordao, Mauricio, Di Gennaro, Murgia
Allenatore: Inzaghi S.

ARBITRO: Mazzoleni
ASSISTENTI: Manganelli, Preti
QUARTO UFFICIALE: Giacomelli
VAR: Fabbri, Aureliano
AMMONITI: 8′ st Buffon, 48′ st Sturaro, 52′ Patric