ANDIAMO A CARDIFF!!
LE STATISTICHE DEL CAMMINO BIANCONERO
E’ stato un cammino davvero eccellente quello che ha portato la Juventus alla Finalissima, contraddistinto da una serie di record.
Innanzitutto, la Signora migliora se stessa vincendo la nona partita in una singola stagione di Champions League, e restando imbattuta per 12 gare della massima competizione europea, cosa mai avvenuta precedentemente.
I ragazzi di mister Allegri hanno anche stabilito un nuovo record di imbattibilità per un club italiano in Champions League (690 minuti), secondo miglior risultato di sempre nella competizione (meglio ha fatto soltanto l’Arsenal con 995 minuti).
La Juve arriva a Cardiff con tre sole reti al passivo: anche in questo caso, soltanto l’Arsenal nel 2005/2006 fece meglio, giungendo in Finale con due gol incassati.
Nel complesso, questa è la sesta finale raggiunta dai Bianconeri dal 1992 ad oggi: soltanto il Milan, e il Real Madrid qualora dovesse qualificarsi questa sera, hanno fatto altrettanto. Con quella del prossimo 3 giugno, saranno nove le finali disputate dalla Juventus, meno soltanto di Real Madrid, MIlan e Bayern Monaco.
I NUMERI DELLA PARTITA
Venendo ai dati statistici della sfida di ieri sera, deciso dalle reti di Mandzukic e Dani Alves, il match ha visto primeggiare la Juventus dal punto di vista del possesso palla (51,6%), dei contrasti (19 a 17), dei passaggi effettuati (421 a 386), dei tocchi palla (617 a 580) e delle palle recuperate (59 a 55).
51 gli interventi difensivi positivi in area bianconera, mentre nella fase offensiva sono stati 64 i lanci effettuati dalla Juventus (51 per il Monaco), 144 le verticalizzazioni (107 per gli ospiti), ben 21 le sponde, contro le 12 dei monegaschi.
Percentuale realizzativa del 18% per i nostri ragazzi, con 18 giocate utili in area avversaria ed 11 conclusioni, di cui una su palla inattiva.
È Mario Mandzukic ad aprire le marcature per la Juventus: il croato ha segnato il suo 15° gol in 45 partite in carriera in Champions League. Per lui tre tiri nello specchio, due fuori e due parati, oltre a 30 passaggi riusciti, sei sponde e cinque palloni interecettati.
Raddoppio bianconero firmato Dani Alves: per la prima volta in carriera il brasiliano raggiunge quota tre gol in una singola stagione di Champions League, Per lui, anche quattro assist in questa stagione nella massima competizione europea, oltre alle tre occasioni create ieri (tra cui il pallone schiacciato di testa da Mandzukic, inizialmente parata da Subasic). Per Dani, contro il Monaco anche 41 passaggi riusciti (più di qualsiasi altro compagno), cinque cross e dieci palle recuperate, per un totale di 74 palloni giocati.
Recordman di sponde (sei) e dribbling riusciti (tre) Gonzalo Higuaín, che ha anche effettuato tre conclusioni, di cui una parata. Miglior bianconero per numero di contrasti vinti è stato Miralem Pjanic (tre), che ha anche effettuato due conclusioni, entrambe respinte.
Si va a Cardiff, signori. L’anticipo per il biglietto era stato già versato, e anche piuttosto corposo, sei giorni fa al Louis II e questa sera è arrivato il saldo. Come a Montecarlo la Juve sfoggia il suo abito migliore, che calza a pennello a gente come Dani Alves, ancora una volta semplicemente devastante quando sente profumo d’Europa, e spazza via ogni velleità di rimonta del Monaco in 40 minuti. Il resto della partita è spettacolo, a tratti addirittura accademia e un lungo conto alla rovescia verso i tre fischi che proiettano i bianconeri in finale di Champions.
KHEDIRA SI FERMA SUBITO
E dire che il Monaco parte forte e Mbappé mette i brividi allo Stadium, superando Buffon e centrando in pieno il palo, in un’azione comunque fermata per offside dello stesso attaccante francese. Poi ci prova Falcao, con una sventola da fuori area alta di poco. Oltretutto dopo appena dieci minuti Allegri deve già operare il primo cambio, perché Khedira lamenta un fastidio alla coscia sinistra e deve lasciare il posto a Marchisio. Intanto però la Juve prende le misure agli avversari che iniziano a fare fatica a liberarsi e a farsi vedere in avanti.
CRESCE LA JUVE
I bianconeri invece cominciano a dare l’impressione di poter essere pericolosi in contropiede, anche se per qualche minuto ancora la manovra fatica ad essere fluida e spesso si trova la soluzione più semplice nelle sponde aeree di Mandzukic, tallonato come un’ombra da Raggi. L’occasione buona capita ad Higuain, che approfitta di un’incertezza di Jemerson, si presenta davanti alla porta e cerca un pallonetto troppo morbido sul quale Glik riesce a intervenire. Il pericolo corso spaventa i monegaschi che rischiano grosso anche quando Higuain indovina il corridoio giusto per Mandzukic, il cui esterno destro di prima intenzione trova la manona di Subasic e poco dopo la combinazione tra Dybala e Pjanic non porta al vantaggio solo per il prodigioso recupero di Raggi, che mette in angolo la conclusione del bosniaco.
MANDZUKIC INSISTE E COLPISCE
Ora che la Juve ha trovato il ritmo giusto, il gol è nell’aria e non tarda ad arrivare: l’azione nasce addirittura da Buffon che mette in movimento Alex Sandro sulla sinistra ma, quando Dybala tocca all’indietro, la possibilità di colpire in velocità sembra sfumare. In realtà si cambia semplicemente gioco, perché il pallone finisce a Dani Alves che pennella per la testa di Mandukic. L’incornata viene ancora respinta da Subasic, ma Mario è ancora lì e, questa volta di sinistro, ribadisce in rete.
DANI ALVES, UN CAPOLAVORO
Sotto di un gol per il Monaco si fa davvero dura e rimane in partita solo grazie al suo portiere, che arriva anche sul diagonale dalla distanza di Higuain. Non bisogna abbassare la guardia, perché gli ospiti sono molto rapidi quando si tratta di andare sul fondo e crossare e sul traversone basso di Mendy, Chiellini deve allungarsi per impedire che Falcao arrivi sul pallone. Buffon abbraccia il compagno e può evitare di intervenire anche subito dopo, quando Mbappé calcia da posizione molto angolata, scheggiando il palo esterno. Al contrario, dalla parte opposta Subasic deve fare gli straordinari per mettere in angolo il sinistro di Dybala, anche lui libero davanti alla porta.
Proprio dal corner però nasce il raddoppio: la Joya mette in mezzo e Subasic interviene nuovamente, respingendo il traversone. Il pallone si impenna e ricade al limite dell’area, con la porta sguarnita, ma per tentare la conclusione al volo serve coraggio, oltre che un piede fatato. Dani Alves li ha entrambi e spara una cannonata su cui, questa volta, il portiere dei monegaschi non può davvero fare nulla.
MBAPPÈ ACCORCIA
Non potrebbe esserci situazione migliore dell’andare al riposo con due gol di vantaggio. L’unico rischio, una volta tornati in campo, è rilassarsi eccessivamente. Non questa Juve, che anzi gioca divinamente e potrebbe addirittura arrivare subito al terzo gol con Cuadrado che, entrato al posto di Dybala, calcia con un attimo di ritardo il primo pallone toccato e permette il recupero di Jemerson. Il Monaco per i primi 15 minuti della ripresa è quasi soggiogato, ma quando i bianconeri abbassano il ritmo ecco che le qualità dei monegaschi vengono fuori e Mbappé, dopo aver costretto Buffon ad un intervento non semplice per mettere in angolo il suo diagonale, arriva per primo sul traversone basso di Joao Moutinho e spedisce in rete.
CE NE ANDIAMO A CARDIFF
Il gol del talento francese è quasi un ulteriore attestato delle due ottime prove fornite dalla Juve tra andata e ritorno, perché certifica, se mai ce ne fosse stato bisogno, la notevole qualità degli avversari. In effetti non serve ad altro, perché i bianconeri riprendono a dominare, facendo chiaramente capire che non è neanche il caso di provare a sognare una rimonta. Finisce 2-1, con lo Stadium che intona “Ce ne andiamo a Cardiff”. Una volta si sarebbe detto che il sogno continua. Non oggi, non questa volta, sogno ormai è un termine inappropriato. Questa Juve vive ormai una magnifica realtà anche in Europa. E la realtà è la finale di Champions League.
JUVENTUS-MONACO 2-1
RETI: Mandzukic 33′ pt, Dani Alves 45′ pt, Mbappé
JUVENTUS
Buffon; Barzagli (40′ st Benatia), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (10′ pt Marchisio), Pjanic; Dani Alves, Dybala (9′ st Cuadrado), Mandzukic; Higuain
A disposizione: Neto, Lichtsteiner, Asamoah, Rincon
Allenatore: Allegri
MONACO
Subasic; Raggi, Glik, Jemerson, Sidibé; Mendy (9′ st Fabinho), Joao Moutinho, Bakayoko (33′ st Germain), Bernardo Silva (24′ st Lemar); Mbappé, Falcao
A disposizione: De Sanctis, Jorge, Carrillo, Diallo.
Allenatore: Jardim
ARBITRO: Kuipers (NED)
ASSISITENTI: van Roekel (NED), Zeinstra (NED)
QUARTO UFFICIALE: Diks (NED)
ARBITRI D’AREA: van Boekel (NED), Makkelie (NED)
AMMONITI: 40′ pt Falcao, 7′ st Mendy, 28′ st Bonucci, 46′ st Mandzukic