Juventus Regina nel Principato

«FORZA JUVE»

Juventus – Torino, nomi e numeri

Ecco come le statistiche raccontano la notte della Stracittadina

 

Un match tosto, che la Juve è riuscita a rimettere in piedi proprio in Zona Cesarini, pur avendo per lunghi tratti condotto le danze. Così le statistiche e le curiosità post partita raccontano il Derby della Mole di ieri.

NUMERI

Cominciamo con qualche curiosità:

Dopo 591 giorni la Juventus non vince in casa in campionato: non accadeva dalla sfida contro il Frosinone (1-1 del 23/09/2015). Comunque la striscia record dei bianconeri si ferma a 33, e quindi è fissato il nuovo primato storico in Serie A.

Parlando di gol, da segnalare come la Juve abbia segnato un gol nel derby dal 90° in avanti in quattro delle ultime sei stracittadine di Torino, pur essendo, quella di ieri, solo è solo la seconda volta che la Signora va in svantaggio in casa in questo campionato (la prima contro l’Udinese a ottobre). 

Sempre a proposito di reti, la Juve ha trovato la via del gol in tutte le ultime 26 gare di campionato. Comunque, era dall’aprile 1995 che il Torino non segnava in tre derby di fila in casa della Juventus in A.

Venendo alle statistiche del match, eccone una sintesi:

  • Attacco

    Gol
    Juventus Confronto Torino
    1
    50%
    50%
    1
    Tiri Totali (inclusi respinti)
    Juventus Confronto Torino
    22
    71%
    29%
    9
    Tiri nello specchio
    Juventus Confronto Torino
    5
    71.4%
    28.6%
    2
    Tiri respinti
    Juventus Confronto Torino
    7
    87.5%
    12.5%
    1
    Tiri da fuori area
    Juventus Confronto Torino
    9
    56.3%
    43.8%
    7
    Tiri da dentro l’area
    Juventus Confronto Torino
    13
    86.7%
    13.3%
    2
    Precisione Tiri
    Juventus Confronto Torino
    33.3%
    33.3%
    25%
    25%
  • Gioco generale

  • Distribuzione

  • Difesa & Disciplina

Che la Juventus abbia macinato gioco, praticamente per 90 minuti, è confemato anche dalla differenza numerica con gli avversari per quanto riguarda, per esempio, i tocchi di palla o i passaggi:

Nonostante qualche cambio, l’impostazione di gioco dei bianconeri è stata quella solita, con tre giocatori dietro alla punta centrale, Mario Mandzukic (con Sturaro sulla sinistra al posto dello stesso Mandzukic). Ne consegue che questi sono gli attacchi della Juve di ieri, divisi per zone di campo.

I NOMI

Quella di ieri era anche una sfida – o almeno, lo è diventata a partita in corso – fra due dei bomber più prolifici del campionato, Belotti (25 gol) e Higuain (con quello di ieri 24).

Da segnalare che sono 32 i gol stagionali del Pipa in tutte le competizioni, a -6 dal record dello scorso anno.

Per la terza volta negli ultimi tre anni il Derby della Mole finisce sul filo di lana con un gol della Juve. Questa volta il fendente di Higuain non basta a vincere, ma permette ai bianconeri di agguantare il pareggio all’ultimo respiro di una partita non bella, che il Toro era passato a condurre nella ripersa con una gran punizione di Ljajic e che, nonostante l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Acquah, pensava ormai di avere in tasca. Si ferma a 33 la serie di vittorie consecutive allo Stadium ed è comunque record da tempo. Non si ferma però il cammino della Juve, un altro passo più vicina al sesto scudetto consecutivo.

BENATIA SCUOTE L’INCROCIO

Tra una semifinale di Champions e l’altra un po’ di turnover è d’obbligo e sono otto gli uomini diversi rispetto alla formazione di Monaco. Anche Higuain riposa e Mandzukic torna all’antico, piazzandosi al centro dell’attacco. Con tanti cambi i meccanismi sono inevitabilmente meno rodati e la manovra non è fluida come al solito, ma i bianconeri collezionano comunque tre angoli nei primi dieci minuti e sull’ultimo di questi Khedira e Bonucci non arrivano per un soffio a spedire in porta il cross di Dybala. Si gioca a ritmi bassi e pure Toro non è particolarmente pimpante, anche se un triangolo stretto tra Baselli e Belotti consente al numero nove granata di calciare dal limite, spedendo a lato. Al quarto corner, la Juve va vicinissima al vantaggio: Benatia incorna e centra in pieno l’incrocio, poi, dopo una mischia nell’area piccola, il pallone finisce sul destro di Bonucci che calcia a colpo sicuro, ma trova una deviazione, tanto per cambiare, in angolo.

HART FERMA DYBALA

Dal 20′ in avanti la gara si fa più vivace e la Juve ora accelera con più continuità. Un traversone di Cuadrado dalla destra pesca Mandzukic in area, ma la deviazione al volo del croato termina sul fondo grazie all’intervento di Rossettini, quindi è Lichtsteiner a impegnare Hart con un destro dal limite. Il Toro è sempre e solo Belotti, che si sbatte per tutto il fronte offensivo e sparacchia alle stelle il cross di Zappacosta. La Juve ha più frecce al proprio arco e nel finale di tempo una potrebbe andare a bersaglio, ma dopo la combinazione con Mandzukic, pur avendo preparato perfettamente la conclusione, Dybala spara su Hart e si va al riposo sullo 0-0.

LJAJIC COLPISCE A FREDDO

Il rammarico per le occasioni fallite nel primo si acuisce quando dopo sette minuti della ripresa Ljajic inventa un calcio di punizione magistrale, che si spegne nel sette e porta in vantaggio i granata. Il gol suona come una sveglia per i bianconeri che provano a rispondere subito con il diagonale di Mandzukic, a lato, quindi con l’ingresso di Higuain al posto di Sturaro.
Il Toro, dal canto suo, si complica la vita, perché Acquah, già ammonito, entra con il piede a martello su Mandzukic e rimedia il secondo giallo lasciando i compagni in dieci. Mihajlovic rincara la dose protestando in maniera scomposta e plateale e anche lui viene allontanato dal signor Valeri.
La Juve insiste e il colpo di testa di Rincon sfiora il palo, ma il Toro non sta a guardare e Baselli impegna Neto dalla distanza. Dopo un’altra occasione fallita da Khedira, che alza troppo la mira dopo un delizioso assist di Dybala, Allegri manda in campo anche Pjanic al posto di Rincon.

IL PIPITA ALL’ULTIMO RESPIRO

La partita è a senso unico, con il Toro che si rintana a difesa dei propri sedici metri a la Juve che le prova tutte per sfondare. Pjanic crossa  rasoterra dalla e Bonucci arriva a deviare nell’area piccola, ama troppo debolmente. Al 35′ Allegri richiama Dybala e inserisce Alex Sandro, ma la Juve ad arrivare dalle parti di Hart fa fatica. Gli ultimi Derby allo Stadium però hanno insegnato che Fino Alla Fine non si deve mollare. E anche questo non fa eccezione: al 47′ il destro di Higuain dal limite si infila nell’angolino basso e fa esplodere lo Stadium. La Juve prova anche a vincere, ma manca davvero troppo poco al fischio finale e ci si deve far bastare il pareggio. Che non permetterà ai bianconeri di vincere lo scudetto domenica, perché dopo la vittoria del Napoli, anche in caso di sconfitta della Roma a San Siro, ma matematica esige ancora almeno un punto. Ma che consente, questo sì, di cominciare a pensare al Monaco con la giusta carica.

JUVENTUS-TORINO 1-1

RETI: 7′ st Ljajic, 47′ st Higuain

JUVENTUS
Neto; Lichtsteiner, Bonucci, Benatia, Asamoah; Khedira, Rincon (24′ st Pjanic); Cuadrado, Dybala (35′ st Alex Sandro), Sturaro (11′ st Higuain); Mandzukic
A disposizione: Buffon, Audero, Dani Alves, Barzagli, Chiellini, Mattiello, Marchisio, Lemina, Mandragora
Allenatore: Allegri

TORINO
Hart; Zappacosta, Rossettini, Moretti, Molinaro; Acquah, Baselli (30′ st Obi); Iago Falque (38′ st Iturbe), Ljajic, Boyé (18′ st Benassi); Belotti
A disposizione: Padelli, Cucchietti, Carlao, Castan, Barreca, Lukic, Valdifiori, Gustafson, Maxi Lopez
Allenatore: Mihajlovic

ARBITRO: Valeri
ASSISITENTI: Di Liberatore, Dobosz
QUARTO UFFICIALE: Costanzo
ARBITRI D’AREA: Rocchi, Celi

AMMONITI: 38′ pt Acquah, 42′ pt Molinaro, 6′ st Asamoah, 8′ st Dybala, 12′ st Acquah, 31′ st Cuadado
ESPULSI: 12′ st Acquah