In scena ieri al San Paolo la prima di due sfide ravvicinate: ecco come la raccontano le statistiche
La Juventus esce dal San Paolo imbattuta, con un pareggio che le permette di tenere il Napoli a distanza di 10 punti in classifica, a 8 giornate dalla fine del campionato. Quello di ieri è il primo pareggio in cui i bianconeri partono da situazione di vantaggio, che conferma comunque una caratteristica: la Signora segna moltissimo a inizio partita.
Ben nove i gol nei primi 10 minuti di gioco in questo campionato, più di ogni altra squadra. Altra conferma: la solidità in trasferta. Bianconeri imbattuti, infatti, nelle ultime sei partite giocate fuori casa (4 le vittorie).
È comunque stata una sfida combattuta e nonsemplice per la Juve, che ha tirato una sola volta nello specchio, e che ha fatto 4 tocchi nell’area del Napoli, non era mai successo in questo campionato.
Inoltre la differenza tra tiri fatti (4) e subiti (17) per la Juventus è stata di -13, la peggiore per i bianconeri in questo campionato.
Detto questo, i bianconeri hanno dimostrato solidità, caparbietà nei contrasti e nei recuperi, come confermano i dati generali del match
Venendo ai nomi, ancora una volta “dobbiamo” ricordare un’ennesima cifra raggiunta da Gianluigi Buffon che è arrivato a 615gare in Serie A agganciando Javier Zanetti al secondoposto nella classifica all time del campionato.
Altri nomi? Miralem Pjanic, che ha festeggiato il suo compleanno con un assist delizioso in occasione del gol bianconero, e poi proprio l’autore della rete, Sami Khedira che ha pareggiato il suo score dello scorso campionato, con cinque reti realizzate.
Infine, ben 59 i passaggi positivi di Giorgio Chiellini, che ha giocato 87 palloni: in entrambi i casi, più di tutti i bianconeri.
«I campionati si vincono anche portando a casa punti importanti in partite come questa»: il commento di mister Allegri dopo il match del San Paolo, concluso col risultato di 1-1, è molto chiaro. Una partita difficile, contro un avversario tosto, ma ben interpretata dai Bianconeri: «La squadra ha iniziato bene, poi quando siamo andati in vantaggio abbiamo un pochino smesso di giocare. Il Napoli ha fatto una bella partita e bisogna fare i complimenti ai nostri avversari, noi talvolta siamo stati poco lucidi in fase di possesso ma avevo previsto le difficoltà rappresentate da questa partita e questo è stato un risultato importante. Non era una serata facile per noi, e i ragazzi l’hanno affrontata in totale serenità, difendendo in modo ordinato».
Punto utile per la corsa al sesto Scudetto consecutivo, e mercoledì c’è la semifinale di ritorno di Tim Cup, ancora qui a Napoli.
«Abbiamo sei punti di vantaggio e mancano otto partite, quattro fuori e quattro in casa. E’ chiaro che dobbiamo puntare a vincerle, ma ora pensiamo innanzitutto a centrare la finale di Coppa Italia a Roma, affrontando ancora il Napoli».
Al rientro dalla sosta per le Nazionali, qual è la condizione del gruppo?
«Cuadrado è arrivato giovedì sera, e Dybala ha fatto appena due allenamenti, dopo 12 giorni senza allenarsi. Non potevo rischiare per una partita, per quanto importante. Anche fosse andata male, non sarebbe cambiato nulla nel cammino verso lo Scudetto, mentre quella di mercoledì è una sfida decisiva. Alcuni dei miei giocatori devono ritrovare la miglior condizione e sta a me dosarli per farli rendere al meglio».
Non una partita qualsiasi per il Pipita.
«Higuain ha fatto una buona partita, soprattutto nel primo tempo e ad inizio ripresa. Lui deve essere riconoscente al Napoli, così come il Napoli deve esserlo a lui, poi le strade professionali si possono dividere, ma credo che questo faccia parte della vita».
Inevitabile un pensieri al Barcellona e ai Quarti di Champions?
«Manca ancora tanto a questa sfida, e preparare la partita a livello di motivazioni sarà piuttosto semplice. Arrivati ai Quarti, è normale che loro ci temano, così come noi temiamo loro, avendo grande rispetto per l’avversario. Faremo di tutto per passare il turno».