Higuain-Cuadrado, coppia da tre punti
Sarà che il simbolo del Benevento è una strega, sarà che Halloween è passato da poco, ma qualche brivido, oggi, all’Allianz Stadium la Juve l’ha provato e procurato ai suoi tifosi. Perché il rischio di non chiudere la giornata con il bottino pieno c’è stato, e concreto, fino al 20′ della ripresa, quando Cuadrado ha siglato il gol vittoria, dando seguito al pareggio di Higuain di qualche minuto prima. Al pareggio, già. Perché i campani hanno condotto per quasi quaranta minuti, grazie alla rete di Ciciretti, accarezzando il sogno di conquistare i primi punti di questo campionato…
BARRICATE CAMPANE
Insomma, vincere è stato ben più difficile del previsto, anche perché la Juve, elegantissima con la maglia che celebra i 120 anni compiuti il 1° novembre, trova subito, com’era prevedibile, un muro di maglie giallorosse da superare. Quasi in omaggio al compleanno bianconero e al calcio di una volta, il Benevento si rifugia nel buon vecchio catenaccio. D’altra parte i campani finora non hanno raccolto neanche un punto, portarlo via dall’Allianz Stadium sarebbe un’impresa da raccontare ai nipotini e la scelta di De Zerbi per riuscirci è la più semplice possibile, riassumibile in una sola parola: “barricate”.
DOPPIO LEGNO DI DOUGLAS COSTA
Tenere tutti gli uomini dietro la linea del pallone e ripartire è l’unica possibilità di creare qualche problema alla squadra di Allegri, che ha comunque le armi per aggirare la difesa. Una di queste è Douglas Costa, che nel primo quarto d’ora centra due legni clamorosi: il primo con l’”aiuto” di Brignoli, che devia sul palo un cross velenoso, il secondo con una sventola di sinistro che centra in pieno l’incrocio.
CICIRETTI GELA LO STADIUM
Per quanto lodevole, l’attenzione con cui il Benevento si difende, non sembrerebbe sufficiente a fermare la Juve, a meno che non arrivi un episodio a complicare la vita ai bianconeri, cosa che puntualmente accade al 19′: un fallo di Alex Sandro su Ciciretti, nell’unica sortita offensiva dei campani, vale un calcio di punizione dai venti metri che lo stesso attaccante calcia perfettamente e spedisce alle spalle di Szczesny, gelando lo Stadium.
È UN ASSEDIO
Il tempo per recuperare e ribaltare il punteggio non manca, e la Juve continua a giocare come se nulla fosse accaduto. Cuadrado ha due buona occasioni per battere a rete dalla destra, ma il recupero di Di Chiara devia la prima conclusione in angolo e la seconda è fuori misura. Poi è Dybala a liberarsi al tiro e a calciare con il destro da centro area, trovando la risposta di Brignoli e a sparare a lato un pallone d’oro servitogli da Higuain. Orami non è solo una gara a senso unico, è un assedio, cui il Benevento risponde arretrando ancor di più la linea di difesa, fino all’area piccola. Higuain e Alex Sandro non riescono a risolvere una mischia in area e due punizioni di Dybala e una di Douglas Costa non hanno buon esito. Così, incredibile ma vero, si va al riposo con il Benevento in vantaggio, grazie all’unico tiro in porta prodotto, contro i 13 dei bianconeri.
HIGUAIN!!!
Il tiro al bersaglio riprende non appena tornati in campo e questa volta è Higuain a mandare a lato una punizione dal limite. Il Benevento è sempre più asserragliato nella propria area e a forza di palleggiare, la Juve trova il varco giusto: De Sciglio crossa dal fondo, Matuidi stacca e appoggia sul sinistro di Higuain che gira di sinistro nell’angolino.
CUADRADO!!!
Trovato il pareggio, ora si deve ribaltare il risultato e la Juve aumenta ancora la spinta. Cuadrado è indemoniato: prima impegna Brignoli che, dopo aver respinto la conclusione del colombiano, si ritrova tra le mani in tap-in di Higuain, poi pennella da tre quarti campo per Matuidi, che incorna sopra la traversa, infine sceglie perfettamente il tempo dell’inserimento e arriva a schiacciare di testa il cross telecomandato di Alex Sandro, infilando il meritatissimo 2-1.
SECONDO POSTO
A questo punto sarebbe opportuno chiudere la partita, perché ora che non ha nulla da perdere il Benevento esce dal guscio e Cataldi rischia anche di segnare un euro gol con uno spiovente dal limite. Per il finale Allegri ricorre ai centimetri di Mandzukic e alla freschezza di Bernardeschi, che rilevano Douglas Costa e Cuadrado. Invece di cercare con insistenza il colpo del ko, la Juve si limita a gestire il match, anche se negli ultimi minuti va vicino al terzo gol con Bentancur, entrato al posto di Dybala e autore di una bella percussione e di un tiro a fil di palo messo in angolo da Brignoli. Finisce 2-1 e al Benevento va un enorme applauso per come ha saputo lottare e spaventare i campioni d’Italia. Alla Juve vanno i tre punti. E visto come si era messa la gara (e i pareggi di Inter e Napoli), sono quanto mai preziosi, perché permettono di salire al secondo posto in classifica, ad una sola lunghezza dalla vetta.
JUVENTUS-BENEVENTO 2-1
RETI: Ciciretti 19′ pt, Higuain 12′ st, Cuadrado 20′ st
JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Marchisio; Cuadrado (36′ st Bernardeschi), Dybala (42′ st Bentancur), Douglas Costa (33′ st Mandzukic); Higuain
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Lichtsteiner, Barzagli, Howedes, Asamoah, Sturaro, Khedira
Allenatore: Allegri
BENEVENTO
Brignoli; Djmsiti, Antei, Di Chiara; Venuti, Chibsah, Cataldi (42′ st Parigini), Lazaar (17′ st Lombradi); Viola, Ciciretti; Armenteros (25′ st Coda)
A disposizione: Belec, Gyamfi, Gravillon, Lombardi, Del Pinto, Letizia, Kanoute, Memushaj, D’Alessandro, Puscas
Allenatore: De Zerbi
ARBITRO: Abisso
ASSISITENTI: Tasso, Tolfo
QUARTO UFFICIALE: Piccinini
VAR: Doveri, Ros
AMMONITI: 37′ pt Cataldi, 41′ pt Marchisio, 47′ pt Chibsah, 28′ st Higuain, 40′ st Antei, 44′ st Bernardeschi